GROTTA DELL'EDERA

APPROFONDIMENTI VERTICALI:

La Grotta dell’Edera, una meraviglia tutta finalese

La Grotta dell’Edera

 

Le meraviglie di Finale Ligure

 

Recensione a Cura di Società Guide Alpine Finale 

 

 

Ancora una volta il finalese ci sorprende, in maniera silenziosa e riservata, con una bellezza pura e semplicemente magnifica: la grotta dell’Edera, il cui nome deriva dalle fronde di edera che ricoprivano internamente ed esternamente le sue pareti, rappresenta una delle attrattive più caratteristiche del finalese, immersa nel fitto bosco di Monte Sordo, la Grotta è raggiungibile percorrendo un piacevole sentiero a tornanti con suggestivi scorci paesaggistici su alcune delle più belle pareti di roccia, tra cui Rocca di Perti, in particolare il versante nord (Perti Nord) con le sue frequentate vie multipitch, la “Parete Dimenticata”, “Lo Specchio”, la falesia “Antri Rossi”, regalano tutte un assaggio di ciò che potremo assaporare una volta raggiunta la Grotta.

Il bivio tra la Grotta e Sant’Antonino, sito d’interesse storico-culturale, rappresenta l’inizio della porzione più divertente ed emozionante dell’avvicinamento, con facili passaggi d’arrampicata e panorami vista mare.

 

 

 

 

 

La Grotta dell’Edera è divisa in due aree principali, la prima, la più suggestiva, è un cilindro a cielo aperto, le cui pareti bianche e grigie sono tra le più gettonate e tra le più conosciute nell’ambito dell’arrampicata sportiva: Lubna (7b) è una delle vie sportive storiche di questo settore. E’ possibile accedere a questa parte della grotta tramite due calate, una, raccomandata per i più esperti, che si sviluppa per l’intera altezza del cilindro (30 m) e che avviene totalmente nel vuoto a partire dall’arco di roccia sospeso che sovrasta le pareti stesse, la seconda, meno spettacolare, ma più rapida, ne percorre solo metà altezza. Questo spazio ha assunto le caratteristiche attuali in seguito al crollo della volata superiore, che una volta ricopriva integralmente la grotta. L’area secondaria è ancora provvista di copertura e percorrendo un sentiero alternativo è possibile evitare le calate attraversando dal basso questa seconda parte della grotta.

 

 

 

 

Quest’ultima insieme alla Grotta Pollera costituiscono le due massime espressioni del carsismo del calcare di Finale, roccia unica e famosa sia per l’arrampicata che nel settore dell’edilizia in quanto molto utilizzata come lapideo ornamentale (Basilica di San Biagio di Finalborgo, Castel Gavone, Chiesetta di Sant’Antonino…). Le particolari condizioni paleoambientali di questa regione (acque calde e poco profonde) permisero, in un periodo compreso tra l’Oligocene sup (∼25 milioni di anni) e il Miocene medio (∼15 milioni di anni), la deposizione di formazioni calcaree a prevalente contenuto bioclastico (organismi marini), che subirono nel corso del tempo una graduale emersione a causa del ritiro delle acque e dell’innalzamento della piattaforma litoranea, quel che noi possiamo vedere oggi non è che il racconto geologico di quel che era un fondale marino.

 

 

 

La Grotta dell’Edera è un ambiente unico e da non perdere, che permette di essere vissuto non solo ammirandone la sua bellezza, ma anche scalando le sue pareti e calandosi avventurosamente al suo interno, con la possibilità di apprezzarla con prospettive fuori dagli schemi!

La grotta dell’Edera e Società Guide Alpine Finale

 

Siamo grandi amanti delle Meraviglie Finalesi, noi di Società Guide Alpine Finale siamo particolarmente legate a questa location, meta importante anche per scolaresche di tutto il mondo.

All’interno della Grotta dell’Edera a Finale, organizziamo percorsi avventura per appassionati di tutte le età; inoltre risuta essere un settore adatto anche alle a gruppi numerosi. La nostra guida sceglierà per voi il percorso più adatto a voi, si occuperà di tutti gli aspetti riguardanti l’orientamento e la sicurezza, aiutandovi a vivere al massimo la vostra esperienza verticale.

A voi toccherà solo il compito di godervi la scalata su questa sorprendente parete!

 

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